Cesto natalizio o strenna? Comunque sia, chiamale emozioni

Volendo chiarire la differenza tra cesto natalizio e strenna, sono subito caduta nella tentazione di parlare dell’amore e della passione che metto nel mio lavoro. Mi hanno però sgridato, dicendomi che ormai tutti dicono che fanno le cose con amore e passione, e che quindi tali parole non hanno più molto significato, chi le legge non ci crede più.

Eppure anche una cosa così semplice come spiegare cos’è un cesto natalizio e cosa una strenna, richiama la profonda emozione che suscita in me parlare del mio lavoro, che è la mia vita stessa. Ma in questo post ho deciso che non userò quei termini. Ti racconterò invece una piccola storia.

 

La ragazzina (dis)incantata alla ricerca del regalo

Mi è rimasta impressa, un tardo pomeriggio d’inverno, l’immagine di una ragazzina, con un carrello più grande di lei, che guardava gli scaffali dei doni natalizi con un’espressione mista tra dubbio e concentrazione. Sospeso sopra di lei sembrava essere disegnato un fumetto con un punto di domanda. Io la guardavo da fuori, dal marciapiede attraverso la vetrina lampeggiante di quel supermercato. Il suo sguardo prima diretto sui cesti, si spostava verso le strenne per poi tornare ai cesti. Era indecisa. Gli occhi spalancati alla bramosa ricerca di qualcosa.

Entrai nel supermercato e osservandola meglio mi accorsi che c’era un solo tipo di articoli che non attraeva minimamente la sua attenzione: le scatole che contenevano il solito panettone abbinato alla bottiglia di spumante di non chiara provenienza. Sembravano affascinarla invece i cesti più elaborati, quelli che contenevano prodotti ricercati e originali.

Ero curiosa di sapere cosa avrebbe scelto. Aspettai gironzolando intorno guardando altre cose, finché la ragazza se ne andò senza prendere nulla! Non me l’aspettavo. Cos’era successo?

Tanti cesti, tante strenne… ma dov’era l’emozione?

Mi accostai allora agli scaffali e capii. Sembrava a prima vista che ci fosse varietà, ma in realtà erano sempre le stesse cose. Cambiavano forme e decorazioni, ma la sostanza era sempre la stessa, per nulla originale.

Le ceste sembravano così luccicanti e promettenti! Ma da vicino erano come un contenitore vuoto. Vuoto di emozioni intendo, la ragazza avrà pensato che quel regalo non avrebbe portato con sè i suoi autentici sentimenti. L’avrebbero presentata come una persona vuota, fredda, senza nulla di particolare da dire. Così come i cesti, anche le strenne, nelle loro forme più distinte e formali, contenevano gli stessi prodotti, non c’era alcuna differenza.

A quel tempo non avevo ancora creato Re Regalo e ricordo di aver pensato che lì mancavano le mie ceste e le mie strenne.

Oggi le cose sarebbero andate diversamente visto che Re Regalo raggiunge regolarmente gli scaffali dei supermercati.

 

Le emozioni fanno sempre la differenza

In realtà io ti volevo solo descrivere la differenza tra cesto e strenna, quindi qualcosa di tecnico, di aziendale, ma non ce l’ho fatta, perché alla fine la differenza è evidente, uno è un cesto, l’altra è una scatola, sei tu che scegli quello che è più adatto come regalo a seconda dell’occasione.

La vera differenza sta in chi ha allestito quei doni. La differenza sta nell’emozione, nel visualizzare l’espressione di sorpresa, quella che avrei voluto vedere negli occhi di quella ragazzina.

Quella luce che dovrebbe sempre illuminare il volto di chi riceve un dono, che si tratti di un cesto o di una strenna. È questo quello che cerco di fare ogni volta che creo un prodotto marchiato Re Regalo.

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